tag:blogger.com,1999:blog-60731635545098878592024-03-05T22:30:52.891+01:00Occhi da orientaleSemalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.comBlogger93125tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-81574532693435163452012-11-27T19:32:00.002+01:002012-11-27T19:39:00.414+01:00Privacy<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL5plsKggIXkH_VP50WhVEegwFSB5CT79MzFffmegF5tleblmNWLJQqncTLw-S4T5G6KWn7wPID0WlO7LnoPAWcg7pfSLkM1RJ5gMhUhjlNQhheOTQeDF87dI-YaeebrSR0LjpKNGJNkSV/s1600/lucchetto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL5plsKggIXkH_VP50WhVEegwFSB5CT79MzFffmegF5tleblmNWLJQqncTLw-S4T5G6KWn7wPID0WlO7LnoPAWcg7pfSLkM1RJ5gMhUhjlNQhheOTQeDF87dI-YaeebrSR0LjpKNGJNkSV/s1600/lucchetto.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Privacy, questa sconosciuta. Se ne parla in tutte le salse ma in realtà, oggi come oggi, al tempo di facebook, twitter, linkedin, non esiste. Dico una banalità e forse ho commesso svariate leggerezze in passato. Anche quella di essermi fidata. Mai fidarsi, nessuno ti è mai veramente amico ed è pronto a venderti al miglior offerente.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Me ne accorgo ora che la mia libertà di movimento è stata limitata e ora che so che hanno ripetutamente invaso la mia privacy. Come se qualcuno vi guardasse sempre dal buco della serratura. Umiliante. Forse bisognerebbe semplicemente ricordare che è un reato penale invadere la privacy di qualcuno.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Non so se basta....e, allora se non basta, non fidarsi mai di nessuno.</span></span></div>
Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-36716862375900702162011-11-17T10:18:00.003+01:002011-11-17T10:25:22.469+01:00Minuscolo e Maiuscolo<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpwKna9lZXLGHFYhA-9GttuGuw0wJDZ7UDlURdoxuueIuQddywySyobEIVxGsaI9ytX7nrH7glU7HSF99cLgfWcuES-3dI8uzP9WcIQ-KHOfhYId_cJP4ATg9ohs1-VnoTewM2mewlAk1T/s1600/Minuscolo%2526Maiuscolo.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 233px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpwKna9lZXLGHFYhA-9GttuGuw0wJDZ7UDlURdoxuueIuQddywySyobEIVxGsaI9ytX7nrH7glU7HSF99cLgfWcuES-3dI8uzP9WcIQ-KHOfhYId_cJP4ATg9ohs1-VnoTewM2mewlAk1T/s320/Minuscolo%2526Maiuscolo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5675893094370394146" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:trebuchet ms;">Ho partecipato ad un concorsino con questa piccola favoletta. Piccola ma grande per me. La nonna è davvero la mia e il ricordo di quel posto è ancora vivo nella mia memoria. Un'infanzia serena, un pensiero prezioso.</span><br /><br /></div><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:donotoptimizeforbrowser/> </w:WordDocument> </xml><![endif]--> <p style="text-align: justify;" class="MsoBodyText"><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi- font-family:Garamond;font-size:12.0pt;" >"I miei occhi di bimba vanno dal basso verso l’alto in un mondo fatto per i grandi. Latte, acqua, biscotti…mmhh, i miei preferiti! “Me li compri nonna?”. Mano nella mano con lei a far la spesa, nella bottega di paese piena zeppa di tante cose, che il posto non c’è ma bisogna pure trovarlo. E allora si poggia tutto per terra, ad altezza bambini curiosi. Marisa è sempre gentile, dispensa dolci parole e caramelle altrettanto dolci. “Nonna, i boeri!”. Cioccolatini ripieni di liquore e neanche tanto buoni. Ma la magia è un’altra: ne compri uno, lo apri e scopri che puoi vincerne ancora. E ancora.</span></p> <p style="text-align: justify;" class="MsoBodyText"><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi- font-family:Garamond;font-size:12.0pt;" >Ed è pura magia anche quando i biscottini ed i boeri si animano di anime danzanti, si prendono a braccetto nella bottega minuscola e fanno il girotondo intorno a me. “Gira con noi, Teresa! Giro giro tondo casca il mondo, casca la terra…”. Mi metto a ballare in cerchio sotto gli occhi benevoli delle matrone intente alla spesa, occhi che dicono “Gioca da sola, la piccola Teresa! Che fantasia hanno i bambini!”. Sì, noi minuscoli abbiamo fantasie maiuscole. I biscottini e i boeri fanno a gara per baciarmi e io mi faccio rapire estasiata dall’incanto della scena. </span></p> <p style="text-align: justify;" class="MsoBodyText"><span style="font-size:14.0pt;mso-bidi- font-family:Garamond;font-size:12.0pt;" >La nonna accenna un sorriso. La vedo dal basso oltre la sua borsa di paglia, con in mano un bigliettino di carta stropicciato e dall’inchiostro incerto. “Domani si fanno le tagliatelle, Teresa. Mi aiuti a comprare ciò che mi serve?”. Oh sì, nonna! Come è bello vederla lavorare, minuscola anche lei, spingere un mattarello maiuscolo, spianare, per ore, senza stancarsi…“Biscottini, boeri, svelti, tutti a posto! Vi porto a casa con me!”, li esorto. Mi dimostrano la loro gioia saltellando. “Farina, uova, mi serve solo questo, Marisa”, dice la nonna. No, aspetta, così non va bene! “Nonna i biscotti!! Nonna nonna, i boeri!!”. La mano rugosa torna a racchiudere la mia mano piccina e i biscotti riempiono la borsa di paglia. Ho le tasche piene di boeri. E un sorriso maiuscolo dipinto sul mio volto minuscolo."</span></p>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-42170828035429917242011-09-09T19:09:00.003+02:002011-09-09T19:44:16.517+02:00San Miniclub<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbp816yfiV9L6goP3UZRwzERY5Lyt0G3URifCO4AdIguzVCwY988U1s4RkpjF-Qsu9hg75d1nmPbdRMYoUrBMsys_nu6kAw0d2lqO3Pz7J7qB9hRg_6eiWqdnqhmrW2xFb8mEcaQ8Solp9/s1600/270820113491.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbp816yfiV9L6goP3UZRwzERY5Lyt0G3URifCO4AdIguzVCwY988U1s4RkpjF-Qsu9hg75d1nmPbdRMYoUrBMsys_nu6kAw0d2lqO3Pz7J7qB9hRg_6eiWqdnqhmrW2xFb8mEcaQ8Solp9/s320/270820113491.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5650416992984296530" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Che poi a Monaco mica ci siamo più stati. Troppo stress, un viaggio troooooppo lungo con due esserini a modo come i miei pargoli nei sedili posteriori. Due che non resistono nemmeno 10 minuti prima di dire: "Mamma quanto manca? Quando siamo arrivati? Mamma ho sete! Mamma ho fame! Mamma ho caldo! Accendi il condizionatore?" .... etc, etc. Per non parlare dei litigi. La fine di uno è l'inizio di un altro. I-N-S-O-P-P-O-R-T-A-B-I-L-I!<br /><br />Quindi abbiamo optato per una settimana rilassante in un albergo abruzzese. Mare e piscina e soprattutto, e sottolineo soprattutto, l'insostituibile Miniclub!!! :)) Bimbi impegnati mattina e sera in varie attività, avendo io addirittura il lusso di poggiare il sedere sulla sdraia per più di 15 minuti consecutivi. Il massimo della vita.<br /><br />Peccato sia finita, via. Se ne riparla l'anno prossimo, sempre che San Miniclub ci protegga.<br /><br /><br /></div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-64956342597373442822011-07-22T21:39:00.005+02:002011-07-22T22:04:16.756+02:00Sì viaggiare (ma anche no)<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYg83-8jVnfNcVo9QXmnvE4o6p_IYBKPGCHr9vR0-w4Mn0Jye_6ZG-NzRUw2D4llQZ4C-QEmsDVJWiMwdZwJhF9YlgLvppAdjGt5UukcfZnJWXFUJaUVNdBofDv2yXITabNhIGcKbkMvJl/s1600/vespa_da_viaggio.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 311px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYg83-8jVnfNcVo9QXmnvE4o6p_IYBKPGCHr9vR0-w4Mn0Jye_6ZG-NzRUw2D4llQZ4C-QEmsDVJWiMwdZwJhF9YlgLvppAdjGt5UukcfZnJWXFUJaUVNdBofDv2yXITabNhIGcKbkMvJl/s320/vespa_da_viaggio.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5632268788678638354" border="0" /></a><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi preparo per partire. Vado in vacanza (più o meno). I viaggi mi hanno messo sempre ansia. La parte più importante del viaggiare è il viaggiare stesso. Non è il raggiungimento della meta ma il viaggio in sè. Coelho docet. Ed è così, è la semplice e banale metafora della vita, in cui non è importante nascere e morire ma il percorso che porta da A a B, cioè la vita stessa.<br />Ed ecco che si spiega, forse, il disagio che provo nel viaggiare. Tutte le volte che devo partire ho la febbre. O mal di stomaco. O mal d'orecchi. Tutte le sante volte. Il mio corpo si ribella, sa che la mia testa vuole stare a casa...Che io abbia paura di vivere, di vivere appieno la vita?<br /><br />Se devo prendere il treno sono in stazione un'ora prima...non si sa mai. E se devo prendere una coincidenza, faccio in modo che tra l'arrivo del primo treno e la partenza del secondo ci siano almeno due ore. Mi tranquillizza sta cosa.<br /><br />Se devo prendere la nave, so che il mio cervello oscillerà nella scatola cranica almeno una settimana dopo la fine del viaggio...con lo stesso moto ondulatorio dell'imbarcazione stessa.<br /><br />Se devo prendere l'aereo....no, l'aereo non lo prendo proprio.<br /><br />Solo l'auto, il mezzo più pericoloso tra quanti citati fino ad ora, paradossalmente mi da tranquillità. Adoro guidare. Ed essere guidata. Però, anche questa cosa, non può essere esente da ansia, non sarei coerente. Innanzitutto ci sono le valigie da preparare...e non è cosa da poco. Poi ci sono i bimbi da tenere a bada per la durata del viaggio. E loro sì che mettono ansia...non ci posso pensare.<br /><br />Ecco, noi lunedì andiamo a Monaco. Sette o otto ore di macchina, con i bimbi....come ho fatto a farmi convincere?<br /><br />In attesa del ritorno vi bacio,<br />Semalutia</div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-24069692767633651542011-07-06T09:37:00.001+02:002011-07-06T09:37:49.050+02:00<strong><em>Convalido l'iscrizione a Paperblog sotto lo pseudonimo di semalutia</em></strong>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-41274346280136113942011-05-15T17:57:00.004+02:002011-05-15T18:12:26.621+02:00Matematica sentimentale<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRpxHlkk2cDo9AfWfSpuWWQXDyscvrON8qnfkQ3zrnXZplY6bJ6LcBLLCvnj5HbKRjSkblpaxxa3ExE3FK4oDQIZUC4Do0cHA9rhuUtR0QppXm6WGYa4I3o6bX_AJKeI8-KlvKmUTi1IUt/s1600/Curve_a_cuore-Curva_matematica.gif"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 283px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRpxHlkk2cDo9AfWfSpuWWQXDyscvrON8qnfkQ3zrnXZplY6bJ6LcBLLCvnj5HbKRjSkblpaxxa3ExE3FK4oDQIZUC4Do0cHA9rhuUtR0QppXm6WGYa4I3o6bX_AJKeI8-KlvKmUTi1IUt/s320/Curve_a_cuore-Curva_matematica.gif" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5606976317585965522" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Discorsi e ricorsi. Esistenziali e non. Mi accorgo che mi stanno ancora stretti, come lo erano quando avevo sedici anni. Come se il mio interlocutore si fosse ibernato e fosse ritornato in vita oggi, ma con la mentalità di ieri. Come Capitan America. Il mio Capitan America inanella banalità su banalità, credendole verità assolute. Spacciandole per verità assolute. Esattamente come 20 anni fa. Tutto dovrebbe cambiare, mutare...a questo punto non tutto. Mi dico che le certezze più ferree se le da chi è estremamente insicuro. Ti dai dei paletti rigidi perchè non riusciresti ad andare avanti, a vivere, se così non fosse.<br /><br />E poi tutto o è bianco o è nero. Abbasso le sfumature. Ahhh, come è tutto più semplice, lineare, certo. Come fosse governato da un'assoluta matematica sentimentale, dove 2+2 fa necessariamente 4, non ci sono santi. Magari. O forse anche no.<br /><br />Sta di fatto che mi indispongo un po'. Venti anni fa mi incazzavo proprio. Ora mi do pace. Venti anni fa quegli stessi discorsi erano rivolti a me, oggi no, sono in generale. Non mi toccano più. O non dovrebbero. Ma mi indispongono uguale.<br /><br />Io sono cambiata, Capitan America no.<br /></div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-71610235722650745492011-05-14T14:23:00.003+02:002011-05-14T14:29:09.839+02:00Ci sono notti che sono accadute<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfYrsj-bjaFC9MUGko1hWcjH5Zl3Re9weKMrcl9_hg9nN65lVSfZhd85MQ6DFEGqKBcgcuf2B5jKC4Rl42EqQ3ffAykqxHaVF-Ldfryj7W0yCBep97ZGUS8rAulgpRHJMZUisIAOL9Nhtd/s1600/191139_10150107295461818_621531817_6526501_1373289_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfYrsj-bjaFC9MUGko1hWcjH5Zl3Re9weKMrcl9_hg9nN65lVSfZhd85MQ6DFEGqKBcgcuf2B5jKC4Rl42EqQ3ffAykqxHaVF-Ldfryj7W0yCBep97ZGUS8rAulgpRHJMZUisIAOL9Nhtd/s320/191139_10150107295461818_621531817_6526501_1373289_o.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5606547777461236114" border="0" /></a><br />Carissimi! Presentazione del libro fatta il 9 maggio scorso, davanti ad una platea di una cinquantina di arbitri della Sezione di Jesi, attenti e silenziosi. Una grandissima soddisfazione personale davvero. Eccola qua.<br /><br /><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> </w:Compatibility> <w:browserlevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:latentstyles deflockedstate="false" latentstylecount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><!--[if !mso]><object classid="clsid:38481807-CA0E-42D2-BF39-B33AF135CC4D" id="ieooui"></object> <style> st1\:*{behavior:url(#ieooui) } </style> <![endif]--><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} </style> <![endif]--> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">"Sull’onda emotiva degli elenchi di Saviano e Fazio presentati a Vieni via con me, anche io stasera vorrei iniziare proponendovene uno, spero abbiate piacere di condividerlo con me, come io ho piacere di condividerlo con voi.</p> <p class="MsoNormal" style="line-height: 150%;"> SONO QUI PER…</p> <p class="MsoNormal"> Sono qui per presentarvi un ragazzo talentuoso.</p> <p class="MsoNormal">Sono qui per presentarvi un ragazzo che ha lasciato la sua amata terra, la Puglia, e che ama la città che lo ospita come quella natia.</p> <p class="MsoNormal">Sono qui per presentarvi un arbitro.</p> <p class="MsoNormal">Sono qui per presentarvi un copywriter.</p> <p class="MsoNormal">Sono qui per presentarvi uno scrittore.</p> <p class="MsoNormal"> </p> <p class="MsoNormal">Sono qui per parlare di un libro, di un gran bel libro. Un libro di sentimenti nell’era del web 2.0.</p> <p class="MsoNormal">Un libro che si fa leggere bene.</p> <p class="MsoNormal">Un libro che ti coinvolge.</p> <p class="MsoNormal">Un libro che mescola esperienze di vita vissuta a fatti romanzati.</p> <p class="MsoNormal">Un libro che ci rispecchia.</p> <p class="MsoNormal">Un libro che parla di noi.</p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: 150%;"> Come Cristiano Carriero stesso descrive nel suo sito, <i style="">Ci sono notti che non accadono mai </i>(questo è il titolo del romanzo, opera seconda del giovane autore) racconta “l’amore ai tempi delle lettere – l’amore ai tempi del telefono fisso – l’amore ai tempi degli sms – l’amore ai tempi delle prime mail – l’amore ai tempi dei social network. Cinque storie in una grande storia, d’amore”.</p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: 150%;"> </p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: 150%;">La storia di Edoardo, pugliese come l’autore, che lascia la sua terra per andare a Milano e lavorare in agenzie di pubblicità; la storia di Gaia, studentessa universitaria alle prese con una tesi su Facebook e sulle relazioni umane ai tempi dei social network. Le storie di questi due ragazzi si intrecciano per caso, proprio per via dei quella tesi. Come sfondo e contorno, le loro amicizie, il lavoro, lo studio…. la lettura si arricchisce poi di numerosi flashback che narrano il percorso di Edoardo, le esperienze di vita e quelle amorose. Tutto il romanzo ruota attorno all’amore. L’amore adolescenziale, quello che avrebbe potuto essere, quello incontrato durante i viaggi, quello della maturità. Non è propriamente una storia autobiografica ma Cristiano ci mette sicuramente del suo, le sue esperienze di vita, i suoi amori, le sue passioni. E lo fa con garbo, con uno stile che lo contraddistingue e che abbiamo già visto ne “In giro per l’Europa con la maglia di Vieri” sua opera prima. Come per la sua prima opera, anche in questa l’autore prende spunto dal suo quotidiano e ci costruisce sopra un romanzo. Il romanzo che potremmo vivere ciascuno di noi.</p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: 150%;"><span style="color:red;"> </span>Come dice Cristiano “una storia fatta di tante storie e tanti personaggi. Dedicata a chi ama, ha amato e ama amare. E ricordare”.</p> <p class="MsoBodyText" style="line-height: 150%;"> Lo stile è semplice, asciutto e diretto. Va diretto al cuore insomma. E’ la parafrasi di quello che, più o meno, tutti un po’ abbiamo vissuto o stiamo vivendo e lo stile narrativo fluido lo rende accattivante. Si ha proprio voglia di arrivare in fondo, di capire cosa succederà ai protagonisti. Protagonisti che si circondano di un corollario di figure dalle sfaccettature variegate: Ennio, il collega guascone di Edoardo, Samuele e Luis<span style=""> </span>amici di infanzia e di viaggi, Dalila, la ragazza che ha amato e che forse non ha dimenticato; Sara, l’amica naif di Gaia, Alessandra, l’altra più matura compagna di appartamento, Lorenzo, l’amico di sempre, quello che è pronto ad ascoltare e confortare. Ma, soprattutto, Edoardo e Gaia “eroi romantici”spudoratamente attuali. E’ una tesi su Facebook che li fa incontrare, ed è sempre la stessa tesi che li fa innamorare. Quello che è materia di discussione per lei e correzione per lui, non fa altro che uscire da se stesso e materializzarsi nella vita reale. Il social network oggetto di studio sociologico sui rapporti umani e sulle interazioni tra individui, perde la sua virtualità e permette che l’amore sbocci sul serio e che sia vissuto sul piano della mera realtà. Come ogni traghettatore di sentimenti che si rispetti…come lo erano le lettere un tempo, oggi questo compito è svolto dal web. E Cristiano è puntuale e dettagliato nel saperlo raccontare.</p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: 150%;"><span style="color:red;"> </span>Dicevamo che Cristiano è al secondo romanzo. E’ maturato e si vede. Lo stile si asciuga, si fa solido nel narrare una storia semplice ma allo stesso tempo complessa. Resa complessa anche grazie ai flashback che ne imperlano la struttura, che riportano il giovane Edoardo ai ricordi della sua adolescenza e che ci aiutano a caratterizzarlo sempre meglio, man a mano che si va avanti nella lettura. E Gaia, studentessa modello alle prese con le fasi finali della sua carriera universitaria, è davvero una ragazza 2.0. Insomma loro si innamorano, ma anche il lettore si innamora di loro.</p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: 150%;"> Per concludere posso dire che, per quanto mi riguarda, posso aggiungere solo una cosa. Il romanzo l’ho letto due volte e mi appresto a leggerlo una terza volta, quindi ho voce in capitolo per dire che è un bel romanzo. Scorrevole, piacevole, in cui, chi più chi meno, possiamo riconoscerci un po’ tutti. E goderne un po’ tutti. Non vi svelerò di più la trama né ovviamente il finale. Diciamo che io, arrivata in fondo, mi sono commossa, tutte e due le volte che l’ho letto. Un motivo ci sarà."</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: 150%;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; line-height: 150%;">Semalutia<br /></p> <p class="MsoNormal"> </p>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-63574563736086699492011-04-30T16:18:00.003+02:002011-04-30T16:39:54.920+02:00Ci sono recensioni che non accadono mai (forse)<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIdbg6UtDxy61VtWqE01MeyOUsfrruMDipnK9RpRNz1I2gLI7RHT5-0Ez4MCfW5GTuiUIezeaoL3TDLHG4a5iZU1LxfPoCGn6YkTT3s8-cKuyGerAnJuZ1uVu-AVroREg6o5W5FM7HCZPD/s1600/193621_10150139053201818_621531817_6688158_2372116_o.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 226px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIdbg6UtDxy61VtWqE01MeyOUsfrruMDipnK9RpRNz1I2gLI7RHT5-0Ez4MCfW5GTuiUIezeaoL3TDLHG4a5iZU1LxfPoCGn6YkTT3s8-cKuyGerAnJuZ1uVu-AVroREg6o5W5FM7HCZPD/s320/193621_10150139053201818_621531817_6688158_2372116_o.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5601385654076252194" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Recensire, questo è il problema. Difficile, difficilissimo per chi non è uso farlo. Da dove si comincia? Quanto si deve disvelare della trama? Ed i commenti personali quanto contano non essendo un critico professionista? Bhè, partiamo dall'inizio.<br /><br />Ho fatto la correttrice di bozze per un romanzo. Un romanzo di un amico. La passione l'ho sempre avuta...leggo un libro ed ho sempre la matita a portata di mano, per annotazioni personali e per eventuali refusi da scovare. Che ci sono sempre, vi garantisco. Ho corretto pure un congiuntivo a Gomorra di Saviano. Perchè, pur leggendolo e rileggendolo, qualcosa sfugge sempre. Anche la mia tesi di laurea, per esempio. Letta io miliardi di volte e fatta rileggere a svariate persone per ulteriori miliardi di volte. Discussa, accantonata, riletta...refusi, c'erano altri refusi. Va sempre così. I correttori di bozze sono poi figure che rimangono nell'ombra, nemmeno si capisce, a volte, la loro utilità. Eppure sono fondamentali. Aggiustano tempi verbali e sintassi, mettono e tolgono punteggiature, spesso intervengono anche sulla sostanza. Insomma un grande romanzo è sì merito dell'autore, ma anche del suo correttore di bozze.<br /><br />Ho corretto questo bel romanzo "Ci sono notti che non accadono mai" di Cristiano Carriero. Io ve lo consiglio. Perchè è un bel libro e perchè l'ho corretto io. Ora, sono stata chiamata (e per me è un grande onore) a recensirlo e a leggere la mia recensione davanti ad un pubblico. Oddio, mentre lo scrivo mi viene l'ansia. Anche perchè il tempo stringe ed ancora non è definita alla perfezione. Alla mia tesi ero tranquilla (ormai quello che era stato fatto era stato fatto), spero di esserlo anche quel giorno. Non mi spaventa tanto parlare in pubblico, con le parole me la cavo abbastanza bene. E' scrivere che mi mette in crisi. Scrivere una recensione. Mi ricorda quando ero bambina e dovevo fare riassunto e commento dei libri che ci davano da leggere a scuola. Sul riassunto me la cavavo (il dono della sintesi non mi è mai mancato), era il commento che mi fregava. Era sempre troppo corto e troppo asciutto. Eppure un parere ce l'avevo pure io su quanto letto, che si sappia. Forse (paura che ho tutt'ora) avevo timore che il mio parere non fosse poi così interessante e così tagliavo corto.<br /><br />Sta di fatto che ci lavoro da un po'. A puntate. Ed ancora non sono soddisfatta. Ma il tempo stringe e mi devo dare una mossa. Comunque vada vi farò sapere.<br /><br />Augurandomi che non ci siano, per me, il giorno dell'esposizione, troppi correttori di bozze.<br /></div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-7166804145463494192011-04-26T10:44:00.006+02:002011-04-26T12:26:48.337+02:00A feste passate....<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNuBQjgkMmGCItnivFTOjgD4UNAmIveZApwD2RcsJd05uOP_lHoROPeV9CZiw7vjxye3GaplCLec29j_Ja5zu9x4h-uAUp7rST_58D4CiFB96jlMVygy-1CE5hvoR90sgcrKOfSUUiQeDy/s1600/metropolitana-b-10-marzo-2011.jpeg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 213px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNuBQjgkMmGCItnivFTOjgD4UNAmIveZApwD2RcsJd05uOP_lHoROPeV9CZiw7vjxye3GaplCLec29j_Ja5zu9x4h-uAUp7rST_58D4CiFB96jlMVygy-1CE5hvoR90sgcrKOfSUUiQeDy/s320/metropolitana-b-10-marzo-2011.jpeg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5599815995789852914" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Passate anche queste feste. Passate a cercare qualcosa di interessante da fare, o da vedere, cercando di scacciare la noia e di allontanare i pensieri. Non ho mai odiato le feste, devo dire la verità. Ma comincio a capire chi ne è insofferente. Sì, forse sono diventata insofferente. Acida e stizzosa come una zitella...e dire che non posso nascondermi nemmeno dietro a questa scusa, non essendo single. Mi ripeto che passerà. Nessun anno è uguale all'altro, nessun giorno è uguale all'altro. E sì, si cambia. Quello che si sente oggi potrebbe non essere quello che si sentiva ieri. Sarebbe bello da una parte rimanere sempre se stessi...uno avrebbe almeno questa di certezza, che, qualsiasi cosa potesse succedere, si rimarrebbe sempre fedeli a se stessi, nel bene e nel male. Ma non è così. E forse è anche giusto che non lo sia.<br /><br />Se si cresce si cambia, è normale. Cambia il contesto intorno a noi. Evolve. E noi con lui. L'incertezza però spiazza. Tutti. Noi in primis, ma anche chi ci circonda. E si fa sempre tanta fatica ad adeguarsi, a prenderne atto, a spostare gli equilibri, a cambiare in funzione di.<br /><br />Anche queste feste sono, per fortuna, passate. Si ritorna alla "sana" routine. Quella che ti incastra in meccanismi stereotipati ma collaudati, quella che non ti da tempo e modo di annegare in sterili elucubrazioni mentali. Quella che ti fa andare avanti, come quando imbocchi la metropolitana nell'ora di punta e ti accorgi che non puoi andare controcorrente ma devi seguire il flusso delle persone...la routine è un flusso che devi seguire, che non ti fa prendere decisioni diverse da quelle che "devono" essere prese per onorarla.<br /><br />Buone feste a chi ha ancora il gusto di viverle con piacere.<br /></div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-64890113327198265182011-04-16T13:34:00.002+02:002011-04-16T14:00:51.285+02:00Pane e tulipani<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5bXvxF6-4ypajDv2bhvQorCV-PlW0-M5gv2NCdwS6Tjl97MUskpsEeLWcF_bHvPDzMhvDgd64rM-vfnWIe54oUqKNb_UVKgUwEaOcJlocKDW8Ddu3RL0-AUPnUZ338VweDkMNXbMZ6gg-/s1600/7c3870e759ea930dc83abe102ea4cd54.jpeg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5bXvxF6-4ypajDv2bhvQorCV-PlW0-M5gv2NCdwS6Tjl97MUskpsEeLWcF_bHvPDzMhvDgd64rM-vfnWIe54oUqKNb_UVKgUwEaOcJlocKDW8Ddu3RL0-AUPnUZ338VweDkMNXbMZ6gg-/s320/7c3870e759ea930dc83abe102ea4cd54.jpeg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5596149968981983170" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Sono tornata. Sono tornata per rimanere. Dopo tantissimo tempo torno ad aggiornare il blog, è una sensazione nuova, come la prima volta. Alcuni di voi mi hanno scritto, hanno chiesto come stavo, se avevo voglia di tornare a scrivere. Sì, ho voglia. Tanta.<br /><br />Il pane non lo mangio che sono sempre a dieta, ma i tulipani li adoro. Sono i miei fiori preferiti. Segnano l'arrivo della primavera meglio di qualunque altro fiore, durano poco e poi, una volta sfioriti, non rifioriscono e si faranno rivedere solo la primavera successiva.<br /><br />Mi sento un po' così, come un tulipano. E come la protagonista di pane e tulipani. Mi chiedo ciclicamente se questa è davvero la vita che avrei voluto. E mi rispondo di sì, l'ho desiderata, voluta, cercata...perchè allora, a volte, mi sta così stretta? Rifarei di nuovo le scelte che ho fatto, potessi tornare indietro? Francamente non lo so, forse non tutte. Eppure, apparentemente, non mi manca nulla. E non saprei dire cos'è che cerco veramente. La tensione dell'uomo è naturalmente protesa verso quello che non ha, verso il diverso da sè. Forse è solo questo. Provare a reinventarsi un po', a ricostruire se stessi, a trovare il bello che c'è...<br /><br />So che vorrei tornare la ragazza che ero...quella infuocata dalla vis politica, sociale...quella propositiva, quella aperta a nuove conoscenze...l'universitaria pasionaria ed appassionata. Il ruolo di mater familias non mi caratterizza, non mi descrive....io non sono questo, o, almeno, non sono solo questo. Andare avanti è la sola cosa che si può fare però...ed io mi domando se ci riuscirò....<br /><br />Sono un tulipano che non mangia pane.<br /><br /><br /></div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-10416247741501635332010-05-13T14:47:00.003+02:002010-05-13T15:08:36.295+02:00Segreti e dolori<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp2EA-PENUWghZ3w-HaqL1SM7tfyPoypZFqzWrzuaPuS9EUioRRWlOIAVFbkjPNHJAj172SmG4sz2RapRs2ULQW-7SrMLhh1mMpGYxg1AaNX8hi-g7Ql-CDsIfY_rgx7L9ac62Cx3haJh-/s1600/Scala_verso_il_Paradiso.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 241px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp2EA-PENUWghZ3w-HaqL1SM7tfyPoypZFqzWrzuaPuS9EUioRRWlOIAVFbkjPNHJAj172SmG4sz2RapRs2ULQW-7SrMLhh1mMpGYxg1AaNX8hi-g7Ql-CDsIfY_rgx7L9ac62Cx3haJh-/s320/Scala_verso_il_Paradiso.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470740468539676082" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Non posso specificare nè le persone nè i fatti. Penso però che la vita è a volte strana...troppo strana per non essere già stata pianificata, disegnata da qualcuno...e pensare che parlo io, da tanti anni talmente agnostica da sfiorare l'ateismo. Eppure mi son capitate cose che mi fanno dubitare.<br /></div><br /><div style="text-align: justify;">Aver scoperto un segreto celato a tutti attraverso una serie di rocambolesche, quanto assurde, coincidenze mi fa pensare tanto. E mi spaventa pure. Era impossibile evitare che io sapessi, visto che questa cosa mi è piovuta addosso chissà da dove e chissà perchè.<br /><br />Ora, mio malgrado, sono, di nuovo, tesoriera di un segreto, un dolorosissimo segreto. Mi chiedo perchè io. Io che non riesco a tenere nascosta una mia emozione neanche 5 minuti, io che mi faccio carico spesso dei dolori altrui, io che somatizzo, io che proprio non lo voglio questo ruolo.<br /><br />A chi devo rivolgermi per chiedere di esserne, in futuro, dispensata?<br /><br /><br /></div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-63572574685628177262010-05-05T15:19:00.003+02:002010-05-05T15:48:33.183+02:00Un battito d'ali<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS1Rq9agDDoNIHqr_-JaKNzBpsvBDqbbxrvE7ettwckQVm7ols0EFyGK9NnpUc0jTssDU8phRHTqbBRO18XMjvDLbymxWPYb_Vq5SYfNCDE1br34eaBi-2hoH6pEJiEbtEhnZAaq-TClWv/s1600/volare-farfalla-blu.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 311px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS1Rq9agDDoNIHqr_-JaKNzBpsvBDqbbxrvE7ettwckQVm7ols0EFyGK9NnpUc0jTssDU8phRHTqbBRO18XMjvDLbymxWPYb_Vq5SYfNCDE1br34eaBi-2hoH6pEJiEbtEhnZAaq-TClWv/s320/volare-farfalla-blu.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5467782414331286834" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Da cosa nasce il disagio psicologico? Anche da un battito d'ali di farfalla. Pensi di esserne immune, sono cose che capitano ad altri, non certo a te o alla tua famiglia. Ti fa maggiore impressione quando succede ad un uomo intelligentissimo e coltissimo, curioso e solare, estremamente scientifico e razionale........sì, ti fa più impressione. Perchè ti rendi conto che può colpire tutti, indistintamente e può nascere da tutto, indistintamente.<br /><br />Il disagio di mio padre nasce dall'arrivo di una patologia fisica, una malattia minore che però ti logora, ti sfinisce; ma anche dalla incapacità di sconfiggerla, dall'assoluta certezza che nessuno sia in grado di aiutarti, dalla presunzione di riuscire con le proprie forze là dove, anni ed anni di ricerca scientifica, hanno fallito.<br /><br />Come aiutare un uomo che pretende di non essere aiutato? Francamente non so. O, se la so, la risposta mi terrorizza.<br />Cosa può fare una figlia per suo padre? Dove è giusto che arrivi?<br /><br />Non voglio e non posso entrare nello specifico, dico solo che è un inferno.<br /></div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-8774869120556243382010-04-28T10:27:00.004+02:002010-04-28T10:36:37.354+02:00Il foglio bianco<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3Vcv4h8jv3O1FgIGEV7BD5MxYX8xXGgkU-Mrqkis-Sp6dAye8UPiIFfqvdEy5bJ6GZR9N6On9Dxyb5oIm2HxFTBOzZoS507giBOoURUGaoedzmAKluI58zhOJ38olkzqvm0RLz4fqVZ9h/s1600/farafalla.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 223px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3Vcv4h8jv3O1FgIGEV7BD5MxYX8xXGgkU-Mrqkis-Sp6dAye8UPiIFfqvdEy5bJ6GZR9N6On9Dxyb5oIm2HxFTBOzZoS507giBOoURUGaoedzmAKluI58zhOJ38olkzqvm0RLz4fqVZ9h/s320/farafalla.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5465104266480810866" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Tempo fa dormivo poco di notte. E pensavo tanto. Anche a cosa scrivere nel blog, a come scriverlo. Ed il testo mi veniva semplice, fluente, e raggruppava tutti i miei pensieri, li rendeva chiari, come se scriverli li dipanasse, li strecciasse, li risolvesse, in un certo qual modo.<br /><br />Ora dormo di più, non ho più modo di elaborare. Durante il giorno, poi, sono sempre di corsa...avrei tanto da scrivere ma non so da dove cominciare....la mia vita, la malattia di mio padre, i rapporti interpersonali, le serate tra amiche...gli spunti ci sarebbero pure.<br /><br />Perdonate, sono come di fronte al classico foglio bianco dello scrittore. Prima o poi riuscirò, spero, a raccontarmi di nuovo.<br /></div><br />E come dice il caro Lu,<br />sempre Vostra.<br /><br />SemalutiaSemalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-27300978020206064062010-03-31T15:36:00.003+02:002010-03-31T15:43:27.202+02:00Aspettando Godot<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh_96twTJZBe1XC0CXbghD_Er3SiBHfbMBdl9UUqIa2FbhGDSYeSeVgQ4KgFQfEkDh_5fL2l7tKxOY4wuUvMHm_Ul6MfMX35P92900zsH-D8_mWisyXMP5fRduYxdYl4ZkM-tUDQNsoU2P/s1600/godot1.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 238px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh_96twTJZBe1XC0CXbghD_Er3SiBHfbMBdl9UUqIa2FbhGDSYeSeVgQ4KgFQfEkDh_5fL2l7tKxOY4wuUvMHm_Ul6MfMX35P92900zsH-D8_mWisyXMP5fRduYxdYl4ZkM-tUDQNsoU2P/s320/godot1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5454792918226396434" border="0" /></a><br />Ditemi se non sembra un non-sense, un discorso alla "Aspettando Godot".<br /><br /><span style="color: rgb(51, 51, 255);">Lui</span>: "Ecco, questi sono i miei jets"<br /><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);">Lei</span>: "Blu, come il mare (guardando i suoi occhi- che c'entra con i jets Dio solo lo sa), potrei perdermici..."<br /><br /><span style="color: rgb(51, 51, 255);">Lui</span>: "Navighiamo?" (il nesso con il mare è evidente)<br /><br /><span style="color: rgb(255, 0, 0);">Lei</span>: "Che intenzioni hai?!" (navigare stupida, che intenzioni vuoi che abbia!)<br /><br /><span style="color: rgb(51, 51, 255);">Lui</span>: "Chiama il 187" (io chiamerei meglio il 118 per un ricovero coatto)<br /><br /><br />Bella pubblicità, complimenti vivissimi a chi l'ha ideata e chi ne ha studiato le battute.<br /><br />M'immagino solo quanto sia costato il cachet di Tony Manero e della bionda svizzera...cmq soldi spesi proprio bene!!Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-82407660508262089002010-03-25T15:32:00.003+01:002010-03-25T15:49:35.194+01:00Tate per tutti<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDg5jl1e24PHAJhV5hqzIlj83yQFOMdXs9y247YCPMjfVBI64MEKSFip0FQakH98pbMMViMys-2xBgx6yo0vtDqeIa0LwVxj8NTotpwrAXs-B296ZJMKAOFlJ8LTRJRqfl6b1jkBKqdzX2/s1600/orig_C_2_articolo_1000163_listatakes_itemTake0_immaginetake.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 224px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDg5jl1e24PHAJhV5hqzIlj83yQFOMdXs9y247YCPMjfVBI64MEKSFip0FQakH98pbMMViMys-2xBgx6yo0vtDqeIa0LwVxj8NTotpwrAXs-B296ZJMKAOFlJ8LTRJRqfl6b1jkBKqdzX2/s320/orig_C_2_articolo_1000163_listatakes_itemTake0_immaginetake.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5452583561816154050" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Ho visto che i coniugi Briatore hanno portato a casa (o più precisamente in barca) il loro primogenito Nathan. Lei raggiante, magrissima, fresca di parrucchiere, esce dalla clinica di Nizza con il marito, il bimbo nell'ovetto ed un'assistente che l'aiuta a trasportarlo. L'articolo poi sottolineava il fatto che l'aspettasse la spa presente nello yacht a ritemprarla dopo le fatiche del parto...Uff, e che gusto c'è?<br /><br />Vuoi mettere le notti insonni, le conseguenti occhiaie, le ragadi, i capelli perennemente raccolti in code di cavallo per nascondere il fatto che non si riesce a trovare il tempo nemmeno per farsi la doccia??<br /><br />Eh, no, così non vale, si gioca sporco. E' come quando prendi un 8 in matematica ma fa una notevole differenza se è un 8 preso al Liceo Scientifico o un 8 preso all'Alberghiero (senza offendere nessuno!). Lei avrà pure fatto un figlio ma non vivrà minimamente le fatiche dell'allevarlo...Avrà una decina di persone tra tate ed assistenti, tutto sempre pronto, potrà tornare a fare la sua bella vita mondana, non dovrà incastrare orari su orari, nè preoccuparsi di portarlo al nido; nè rinunciare ad una cena perchè non si sa a chi lasciarlo e neppure cambiare di molto le sue abitudini.<br /><br />La mia non è invidia, sono contenta per lei. E' che è sempre tutto tanto complicato per noi comuni mortali. Mi piacerebbe tornare a vedere un film al cinema con mio marito, ma come si fa coi pupi?<br />I nonni sono sempre meno disponibili, le baby sitter a volte faticose da trovare e da "ammaestrare" (nel senso che i bambini la devono conoscere bene, fidarsi, imparare ad addormentarsi con una persona estranea). Allora, come si fa? Si rinuncia.<br /><br />Ma non è un bene nemmeno quello.<br />Se vinco al superenalotto regalo tate per tutti!<br /></div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-44118579356509080942010-03-24T10:38:00.003+01:002010-03-24T10:49:22.500+01:00Mine vaganti<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU38FfOIvpo9jNp4kCknAXAxgEZupEj9fwZqg_cWxWlijN6VQdnZb933d3A_EXayP5e0N9lP60ehkeu3dQpirsGGgxt8ijO7Pk0FSnjrIA9S7LO7gzZz3Jb4g5btdqFtdsV8PJHL1KUj4U/s1600/riccardo-scamarcio-alessandro-preziosi-elena-sofia-ricci-lunetta-savino-e-ennio-fantastichini-in-una-scena-di-mine-vaganti-137510.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU38FfOIvpo9jNp4kCknAXAxgEZupEj9fwZqg_cWxWlijN6VQdnZb933d3A_EXayP5e0N9lP60ehkeu3dQpirsGGgxt8ijO7Pk0FSnjrIA9S7LO7gzZz3Jb4g5btdqFtdsV8PJHL1KUj4U/s320/riccardo-scamarcio-alessandro-preziosi-elena-sofia-ricci-lunetta-savino-e-ennio-fantastichini-in-una-scena-di-mine-vaganti-137510.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5452135182707888450" border="0" /></a><br /><br />Bellissimo film, che consiglio caldamente.<br /><br />Oltre ad essere una fan di Ozpetek, di Virzì, del bel cinema italiano, ora sono anche fan di un'artista un po' retrò che mi piace però un casino: Nina Zilli.<br /><br />Ed ecco le sue <a href="http://www.youtube.com/watch?v=5k_iDUIxRMA&feature=PlayList&p=8152AD1C862C68B1&playnext=1&playnext_from=PL&index=84">50 mila lacrime</a>.Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-37219330648427806532010-03-08T16:07:00.002+01:002010-03-08T16:09:02.828+01:00Auguri Luna!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYhpXfDW2qki2TOvUxqx4GOLp813VUVgE4-nzFnFiXj7Pfjh8GuruDHxYbjzS-0R_DobjxRX0JYTeygvIEjeJN4rf6VAfPHsJy2eIAoSTfvizz8RG4s7UWZzFTylztvA3UBVRABntxzGiR/s1600-h/DSCN4962.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 239px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYhpXfDW2qki2TOvUxqx4GOLp813VUVgE4-nzFnFiXj7Pfjh8GuruDHxYbjzS-0R_DobjxRX0JYTeygvIEjeJN4rf6VAfPHsJy2eIAoSTfvizz8RG4s7UWZzFTylztvA3UBVRABntxzGiR/s320/DSCN4962.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5446280231103189826" border="0" /></a><br />Sarò breve: auguri piccolina mia per i tuoi 4 anni. Con amore, mamma.Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-4278210029151126552010-02-21T15:58:00.002+01:002010-02-21T16:17:06.185+01:00I savoiardi stanno bene solo nel tiramisù<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSzGD326vJyR3i9duwTer0Ke0Z9eUf3ctMqip8c7ARLV7GRuC_cGcIBN5m-MIWck4Fn_Sv_jz1UZhaHJSCACkDIyTlHPP1wMMN_QeQ5eE4ClswF4Mrn2WaCFy99GSA9UmvP4XHhzkQKPY6/s1600-h/savoiardi.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 186px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSzGD326vJyR3i9duwTer0Ke0Z9eUf3ctMqip8c7ARLV7GRuC_cGcIBN5m-MIWck4Fn_Sv_jz1UZhaHJSCACkDIyTlHPP1wMMN_QeQ5eE4ClswF4Mrn2WaCFy99GSA9UmvP4XHhzkQKPY6/s320/savoiardi.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5440716048394422194" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Premetto che, quando sono ritornati in Italia, io sono stata sostanzialmente d'accordo. Che le colpe dei padri (e dei nonni), non devono ricadere sui figli. Mi chiedo però perchè in esilio in Svizzera Emanuele Filiberto faceva il promoter finanziario o giù di lì e perchè, invece, una volta varcato il confine si sia arrogato il diritto di menarcela in tutte le trasmissioni televisive (soprattutto di Stato). Eh sì, lui ama l'Italia non c'è dubbio. E tanto, pure troppo.<br /><br />Passi che abbia vinto Ballando con le stelle: magari era veramente il più bravo, io il programma non l'ho visto quindi mi riservo di giudicare. Ma la canzone di Sanremo, ahimè, l'ho sentita o, per meglio dire, subita, e posso dire benissimo la mia. Faceva schifo. Il testo poi...credo che un tema di prima elementare sulla Repubblica sarebbe stato sicuramente meno banale, meno stupido e, sicuramente, meno retorico.<br />Bhè, è arrivato secondo. Ma non mi stupisco più di nulla, dagli italiani non mi aspetto nulla di buono, perchè è un popolo che non merita nulla di buono.<br /><br />Io non sono patriottica. Nemmeno durante i mondiali di calcio. In sostanza, non amo il mio Paese, non salvo nulla. Mi delude ogni giorno di più. Paese di mediocri, di "condonisti", Paese senza memoria, Paese che delinque su se stesso, sui propri figli e che ne va fiero. Paese che mette sul piedistallo i furbi di ogni genere; Paese che vede il merito solo nella bellezza, nelle sgomitate, nelle raccomandazioni. Paese che genera mostri che generano altri mostri. Se ne può andare fieri?<br /><br />Non salvo più niente, l'ho già detto. Nemmeno il clima ed il cibo. L'inverno dura 8 mesi e l'estate ti fa scoppiare il cervello dal caldo; la pasta ed i dolci m'hanno fatto ingrassare di 10 chili. Niente, l'Italia mi fa proprio schifo.<br /><br />E gli italiani, che si ritrovano fieri di questo Paese di merda e che si commuovono al finto patriottismo di Pupo e compagni, pure peggio.<br /><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-56698062882239892292010-01-28T11:20:00.006+01:002010-01-28T11:47:53.830+01:00La "mia" prima cosa bella<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj920N2MBQGDDgBT0x-fvnXY7qo25nJ8U7asxAOhqPH9WQIoqia1NpKp5o_VmDrNptgwO-sjZSpFhZkffKVDUg3Bzzanihf2dZOK9sTABg20XZbSr32Q1RfqCwGAnRAvaJ_CgEFRoG9lPJt/s1600-h/1bvd.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 241px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj920N2MBQGDDgBT0x-fvnXY7qo25nJ8U7asxAOhqPH9WQIoqia1NpKp5o_VmDrNptgwO-sjZSpFhZkffKVDUg3Bzzanihf2dZOK9sTABg20XZbSr32Q1RfqCwGAnRAvaJ_CgEFRoG9lPJt/s320/1bvd.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5431737293709837538" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Ebbene sì, sono andata al cinema! E non a vedere un cartone (cosa che ultimamente mi "tocca" spesso fare con Luna) ma un film vero, un vero film, adatto insomma agli over 14. Ed ho scelto "La prima cosa bella" di Virzì, regista che è molto nelle mie corde e di cui ho ardentemente apprezzato opere tipo "Ovosodo" e "Tutta la vita davanti". E, devo dire, non si è smentito nemmeno questa volta. Gran bel film, intimo, toccante.<br /><br />La cosa strana, cosa che non mi era mai capitata finora, è che nel guardarlo mi sono immedesimata nel personaggio di Anna... ma non nell'Anna giovane, mia coetanea, ma nell'Anna anziana, malata, interpretata dalla Sandrelli. E dire che la protagonista del film è caratterialmente, e per scelte di vita, totalmente diversa da me... eppure mi sono rivista lì, sul letto d'ospedale, con i figli intorno, a cercare di assaporare gli ultimi giorni della mia vita. Mi ha fatto riflettere (anche grazie ai deliziosi flashback di cui il film è pieno) su quanto l'esistenza sia, alfine, breve. Vivi la tua vita come se fosse infinita, quando, invece, in un batter di ciglia ti ritrovi vecchio, magari malato... eppure ancora conservi l'anima di un ragazzino, la voglia di fare, non ti rassegni all'inclemenza del tempo. Davvero quella sera, seduta in una poltrona del cinema, ho avuto la netta sensazione di essere arrivata a metà del mio percorso (forse) e di non avere ancora, invece, alcuna intenzione di fermarmi.<br /><br />Ed i figli? Inutile negare che ho pensato ai miei, da grandi: ed ho pianto, tanto. Ma era una commozione gioiosa: pensavo a che grande regalo sia avere un fratello ed una sorella su cui contare, su cui appoggiarsi nel momento del bisogno o, semplicemente, quanto sia confortante sapere della presenza l'uno dell'altro. Un regalo che non ha prezzo, un pezzo della tua vita che rimarrà anche dopo la morte dei genitori, una presenza che non ti farà mai sentire "orfano" anche se la vita e le strade, a volte, possono dividersi. Una certezza, ecco.<br /><br />Insomma, al cinema eravamo in tre, tre amiche. Ed alla fine piangevamo tutte e tre. Alchè faccio: "Siamo proprio sicure che vedere questi film ci faccia bene? La prossima volta "Natale a Miami", eh!".<br /><br />Scherzi a parte, sì, sono comunque sicura che questi film, alla fine, ci facciano proprio bene.<br /></div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-36712058660356231392010-01-26T14:24:00.001+01:002010-01-26T14:27:51.606+01:00E, per par condicio...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5XHjkC-OyE9C5oK4_dj13p2I7GwM71-Ymj02ifaSeZhjAq8xct3mxQ2u7mkDaenYeBr1wnUb7DU5KAFzJhx5szxQ4r2VHfv8wToZ9ciwS8d2ePSAwBpvrE0ifrYmMdWvz-RRwHuWCHrJo/s1600-h/Tato.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 233px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5XHjkC-OyE9C5oK4_dj13p2I7GwM71-Ymj02ifaSeZhjAq8xct3mxQ2u7mkDaenYeBr1wnUb7DU5KAFzJhx5szxQ4r2VHfv8wToZ9ciwS8d2ePSAwBpvrE0ifrYmMdWvz-RRwHuWCHrJo/s320/Tato.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5431039121459285970" border="0" /></a><br />...ecco uno dei primi schizzi di Tato! :-)Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-13517780416136176782010-01-25T14:56:00.002+01:002010-01-25T14:57:48.865+01:00Luna tra i fiori<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNFYV81Be0MfhY-XkUzV7RGoLFkTmvbD6_4juvVNyEQ-Zag0_U_axpp9Z2g1-LXWlTgjYzEdhyphenhyphenfICSnKCDi-mqmbTgF3XHUMhtzRtu9g5ld1mw8luehbVCaiXd6DwKfxxzk-677h4aKxdV/s1600-h/luna.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 233px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNFYV81Be0MfhY-XkUzV7RGoLFkTmvbD6_4juvVNyEQ-Zag0_U_axpp9Z2g1-LXWlTgjYzEdhyphenhyphenfICSnKCDi-mqmbTgF3XHUMhtzRtu9g5ld1mw8luehbVCaiXd6DwKfxxzk-677h4aKxdV/s320/luna.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5430676248639993106" border="0" /></a><br />Ed ecco Luna, sotto gli alberi, al sole, tra tantissimi fiorellini rosa...Che bel disegno amore mio!Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-42627737929808577732010-01-18T11:18:00.004+01:002010-01-18T11:55:17.816+01:00La fretta è cattiva consigliera<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhipLAp7Cszg2aqPp2L4XxQFHyo6zJW9lN5EdSyOttHirk1sPew-TpRs2msDRGcXSpnxHfPYiRajzHcXcY8WfVRhknXktgzbs0a5PcEU_gAPfz4EL5pnwgIvCeq9syV7Myl95JuzRdYI4n9/s1600-h/anziani.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 246px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhipLAp7Cszg2aqPp2L4XxQFHyo6zJW9lN5EdSyOttHirk1sPew-TpRs2msDRGcXSpnxHfPYiRajzHcXcY8WfVRhknXktgzbs0a5PcEU_gAPfz4EL5pnwgIvCeq9syV7Myl95JuzRdYI4n9/s320/anziani.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428026696977339698" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Alcune mattine fa sono capitata davanti ad un noto centro commerciale della mia zona. Erano circa le 8.15. Dovevo andarmi a godere il mio regalo di Natale (un massaggio, bagno turco, sauna...e chi più ne ha più ne metta) ma il centro benessere dove avevo appuntamento era ancora chiuso. Che fare allora? Recarmi al centro commerciale lì vicino a prendermi un caffè. A lettere più che cubitali la scritta: ORARIO DI APERTURA 8.30-20.00. Vabbè, aspetto un quarto d'ora in auto, non sarà mica una tragedia. Pochi secondi dopo, davanti a me parcheggia una panda celeste. Esce una coppia sui settant'anni che si avvicina lesta alle porte del negozio. Che ovviamente ancora non si aprono, sono le 8.25. Allora cosa fanno? Si guardano e ritornano in macchina. Aspetteranno al caldo, penso io. Macchè. Accendono il motore e fanno per partire! Escono dal parcheggio, poi realizzano che ci sono altre persone ad aspettare l'apertura del centro, fanno svariate manovre e parcheggiano di nuovo, in un'altra piazzola. E ridiscendono dall'auto.<br /></div><br /><div style="text-align: justify;">Da che mondo e mondo gli anziani sono mattinieri in tutti i posti: dal dottore, al supermercato, a fare le analisi. Vabbè, magari per loro la giornata inizia presto la mattina, chissà. Però, mi domando: un pensionato cosa avrà da fare poi tutto il giorno? A volte, semplicemente, far passare la giornata. Allora perchè non dilatare gli impegni durante tutto il dì, in modo da tenersi occupati? Perchè raggiungere i posti in ore antelucane e cazzeggiare al bar per far passare il tempo che non passa mai? Poi hanno sempre fretta, sono impazienti, a volte non rispettano nemmeno le file.<br /><br />Potessi avere io il tempo che hanno loro, invece di correre sempre per far quadrare tutto...mah.<br /><br />Sempre vostra.<br /><br /><br /></div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-84661116666062621292010-01-08T12:11:00.006+01:002010-01-08T15:06:44.584+01:00Che la depressione, a volte, te la fanno venire...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAJTB_7BdOwe_DxpaUmeVLKfA6bwQChV4wXoDdSv6V6EgEdULQWGkt63J2jE4_CvMG99Zv_ECuOg03_pei8vDcqFs-4eBLD60xAKbT9ylpAUg3jhn6o_VmxyWsARIrqWTn8r_7xZE90Xwj/s1600-h/DSCN1281.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 239px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAJTB_7BdOwe_DxpaUmeVLKfA6bwQChV4wXoDdSv6V6EgEdULQWGkt63J2jE4_CvMG99Zv_ECuOg03_pei8vDcqFs-4eBLD60xAKbT9ylpAUg3jhn6o_VmxyWsARIrqWTn8r_7xZE90Xwj/s320/DSCN1281.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5424332503358384514" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Ieri, chiacchierando con un'amica, si parlava di parto in casa e di depressione post-partum. Che è una cosa normale, anch'io ci sono passata...per un mesetto ho pianto sempre, i problemi mi parevano insormontabili, le responsabilità verso quell'esserino indifeso pesavano come macigni...poi, come è venuta è passata.<br /></div><br /><div style="text-align: justify;">Poi mi sono tornati in mente, come un incubo, i momenti passati in ospedale, i 3 giorni della prima bimba ed i 4 del secondo. Un'esperienza orribile. Per questo ho rivalutato un sacco il parto in casa, tra le tue cose, in un ambiente intimo, con i tuoi cari...<br /><br />Il mio primo parto. Rotte le acque a casa, 24 ore di monitoraggio all'ospedale, ossitocina che fa perdere i battiti al bambino, cesareo d'urgenza all'1:00 di notte. Bambina in piena salute, tutto ok. Ritorno in camera, una camera doppia, condivisa dapprima con una puerpera che il giorno dopo sarebbe stata dimessa. Ostetriche scocciate che tentano di attaccare la bimba al seno, senza dirmi una parola, senza un minimo di disponibilità. La bimbetta che mi guarda e ci mette pazienza, poi il sonno che ci coglie entrambe, accoccolate vicino vicino.<br /><br />Giorni seguenti: la bimba sta attaccata al seno senza soluzione di continuità, il latte non arriva, il colostro non le basta e piange come una dannata. Si attacca alle guance di mio marito, al braccio di mia suocera. Riprovo col seno, lei è fiduciosa, poi, quando vede che non viene niente , si stacca stizzita e ricomincia a piangere. Le notti sono un incubo fatto di pianti ininterrotti, ostetriche che se ne fregano, tu che non sai cosa fare...lavate di capo dalla pediatra di turno che ti dice che la bimba ha perso troppo peso (come se fosse colpa tua) e non ti fa nemmeno spiegare che la bimba sta attaccata 24 ore su 24, ma il latte ancora non c'è. Pianti su pianti. Sia io che lei.<br /><br />Per fortuna una notte sono stata da sola in camera.... ero anche avvilita dal fatto che i pianti della mia creatura avessero potuto disturbare un'altra madre con il suo piccino.<br />Poi, finalmente, una puericultrice che mi da una mano, che mi fa sentire meno sola. Mi da un tiralatte elettrico, mi fa provare ed, effettivamente, il latte ancora non c'è. Allora firmo, firmo con gran sollievo per darle un po' di latte artificiale. La piccolina lo beve tutto, sazia, felice, si addormenta e non piange più per 3 ore. Poi di nuovo la manna del latte artificiale. Passo l'ultimo giorno e l'ultima notte in ospedale finalmente tranquilla.<br /><br />La montata lattea è arrivata il quarto giorno a casa ed io ho allattato al seno fino ad 11 mesi.<br /><br />Col secondo figlio, la paura mia più grossa era la degenza in ospedale, memore dell'esperienza passata. Per fortuna lui sembrava contento del colostro, ha pianto pochissimo, anche se ha perso peso anche lui e siamo ricorsi ad una piccola aggiunta di latte artificiale. Anche lì grossi pianti, soprattutto i miei. Ma le puericultrici sono state splendide allora, mi hanno incoraggiato, mi hanno aiutato molto. Il latte è arrivato il terzo giorno, in ospedale, copioso, il bambino ha ripreso peso ed io sono stata serena. E la crisi post-partum non l'ho avuta. Ho smesso di allattare una settimana fa, dopo 19 mesi.<br /><br />Sicuramente la depressione post-partum è fisiologica, ma può sicuramente essere arginata meglio quando accanto a te hai persone che ti spronano, che ti aiutano, che non ti fanno sentire un marziano. Che non ti fanno sentire in colpa se il latte non arriva, che non mancano di rassicurarti e di dirti che poi tutto andrà bene, che sarai una buona madre, che il tuo bimbo sarà contento di te e che tu non sbaglierai con lui se le cose le farai con amore.<br /><br />Forse, a volte, questo può bastare.</div>Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-34830120802400724332010-01-01T12:40:00.003+01:002010-01-02T19:57:21.561+01:00Ultimo dell'anno sui generis<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRVn3buKA-OZISQJKaOVKnFANBaxBPmrT9pSMxzrm2LEe0LxVMJkCyVG18YbnLV67Y_s_NLCHU3aS62O0uMGrMtJ5V6_xQ1MOklPH-x8qJe0PAtw8ejMvL-3-BbMNK0nQqQbHe92ECQy3Q/s1600-h/476cff886ee35-capodanno5.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 235px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRVn3buKA-OZISQJKaOVKnFANBaxBPmrT9pSMxzrm2LEe0LxVMJkCyVG18YbnLV67Y_s_NLCHU3aS62O0uMGrMtJ5V6_xQ1MOklPH-x8qJe0PAtw8ejMvL-3-BbMNK0nQqQbHe92ECQy3Q/s320/476cff886ee35-capodanno5.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5421740732014730226" border="0" /></a><br />Quest'anno non me la sentivo proprio di festeggiare l'ultimo dell'anno. Per me, da sempre, una festa stupida, nella quale bisogna per forza divertirsi, per forza fare l'alba, per forza stare in compagnia. Allora, cosa succede? Succede che cerchi di radunare gli amici, ma il posto non c'è mai. E se il posto non c'è gli amici ti abbandonano senza colpo ferire. Per poi ripresentarsi, stranamente moltiplicati, quando trovi una location degna. Ultimamente poi, gli amici senza figli se ne vanno per cenoni. Quindi tu ti devi organizzare con gli amici coi figli...coi quali non hai nulla da spartire nè argomenti di cui parlare durante tutto il resto dell'anno, figurarsi a Capodanno.<br /><br />Poi ti adoperi tutto il pomeriggio per cucinare, per sistemare, e gli altri arrivano bel belli alle 20:30-21:00, pronti giusti giusti per mangiare....A mezzanotte soliti festeggiamenti poi a tirar mattina facendo giochi di società.<br /><br />Sia chiaro che a me non dispiace. Mi piace pure stare in compagnia. Gli unici fine dell'anno degni di questo nome però sono stati in piazza, all'estero, dopo ore di treno e bighellonaggio per le vie delle varie città...quando si cercava un posto per mangiare e ci si doveva accontentare di una pensione per anziani, con trombetta e cappellino di carta inclusi...quando si pativa il freddo e si tornava a casa più morti che vivi...bellissimo.<br /><br />Ieri cena a casa, noi quattro ed una mia cara amica con la bimba. Baby dance per i più piccoli, calo di voce per me, niente spumante (che non ci piace e non ci è mai piaciuto), niente giochi di società, ma tante chiacchiere fino alle 23:30. Dopodichè la mia amica s'è congedata (aveva premura di andare a leggere qualche pagina di un libro appena iniziato, prima di andare a dormire); noi abbiamo resistito fino a mezzanotte, abbiamo visto i fuochi e siamo andati a dormire.<br /><br />Meglio di così.<br />BUON 2010 a tutti, sperando sia meno schifoso del 2009.Semalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-6073163554509887859.post-85947840274710086862009-12-25T10:38:00.003+01:002009-12-25T10:45:45.303+01:00In risposta alla Sua....<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia5jL44WHHUFA4ix5GMcPzQi-vBV5oD9nne1mQrPnKi8oX1yF2cWaKYroqJqr9cSSGBXcLBVcvV3gi5shppQ22vA_gtLnOHk28PXG8RR6oCjueUPW4b_oLFg4FG9Pa0PrX44X6kLaIBpL3/s1600-h/universo.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 213px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia5jL44WHHUFA4ix5GMcPzQi-vBV5oD9nne1mQrPnKi8oX1yF2cWaKYroqJqr9cSSGBXcLBVcvV3gi5shppQ22vA_gtLnOHk28PXG8RR6oCjueUPW4b_oLFg4FG9Pa0PrX44X6kLaIBpL3/s320/universo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5419107455610972994" border="0" /></a><br />Ieri è arrivata una cartolina natalizia.<br /><br />Faceva pressapoco così: <span style="font-style: italic;">"Con l'affetto di sempre, nonostante tutto. Auguri a tutti. L."</span><br /><br /><br /><br />Diciamo che una risposta alla mia lettera è arrivata. Un po' criptica. Il "<span style="font-style: italic;">nonostante tutto</span>" racchiude un universo a me ignoto.<br /><br /><br />Mah, che dire, accontentiamoci per ora.<br /><br />AUGURI A TUTTI.<br />SemalutiaSemalutiahttp://www.blogger.com/profile/04969138916688125281noreply@blogger.com3