martedì 16 giugno 2009

Le pinne spezzate


E' un po' che ci penso...perchè è un po' che è successo. Farci un post? Sì. No. Forse sì. Per rimarcare quanto la vita sia fragile, e matrigna, a volte. E miracolosa ma anche arcigna.

Il mio istruttore di nuoto è caduto con la moto, un mese fa, circa. Apparentemente non s'è fatto nulla, è cosciente, prova a slacciarsi il casco da solo. D'altronde non andava forte, era in centro città. Non si capisce neanche cosa l'abbia fatto perdere il controllo del mezzo. Arriva l'ambulanza ma capiscono subito la gravità delle fratture e chiamano l'elicottero. Il ragazzo, 30 anni, è cosciente sì, ma non sente più le gambe. Ha sbattuto la schiena su di un muretto di cinta. Due vertebre spezzate. Lo operano dopo 11 ore di attesa: c'erano 2 casi più urgenti del suo, due sale operatorie nel più grande ospedale della regione, ma una sola equipe che può operare. Lo tengono sotto i ferri 4 ore. Operazione difficile ma riuscita. Sarà compromesso il midollo? I medici non si sbilanciano, almeno con lui. Ma parlano con la madre. E danno ben poche speranze. Un atleta, un centauro, per sempre costretto su una sedia a rotelle.

Lui non lo sa e si fa forza, lo alimenta una grinta ed una tenacia davvero ammirevoli. Fa fisioterapia e spera. Siamo andati a trovarlo in 3 del suo corso. Eravamo 12 in tutto. Agli altri non è importato nulla, molti non hanno voluto neanche il numero di telefono. Alcuni l'hanno preso (per scaricarsi la coscienza) ma poi non l'hanno nemmeno chiamato. Io sono andata 2 volte a trovarlo e messaggio con lui quasi tutti i giorni. Mi sembra una cosa semplice, ma anche umana. Come si fa a voltare pagina così presto ed a dimenticarsi così in fretta delle persone della nostra vita? Io avrei avuto piacere se qualcuno avesse pensato a me...che soffro...che sono in un letto d'ospedale fra mille pensieri...che il tempo non passa mai...
Non so, davvero la carità è morta.

Ah, sì, dimenticavo la ciliegina sulla torta! Il mio amico lavorava in nero, per cui....

Comunque forza G., forza, i miracoli possono accadere!

14 commenti:

Miranda ha detto...

dio che tristezza...
Spesso abbiamo così paura, siamo così spaventati che la vita ci possa far del male che quando succede agli altri preferiamo non sapere, non vedere, non sentire... siamo dei codardi della vita!

Semalutia ha detto...

@Miranda: hai colto nel segno. Mi rifiuto di pensare che si tratti semplicemente di indifferenza...

Minu ha detto...

Il tuo interessamento ti fa onore. Mi piace pensare che possa essere una corrente che trascina acque più calme. Hai ragione, la vita è proprio matrigna alle volte. A me piace pensare che tutto non accade mai per caso, che ci sia un disegno tracciato per ciascuno di noi. Lo so sono molto manzoniana, è il mio modo di aggrapparmi, di resistere e di affrontare la vita.
Penso ad una persona cara, sportivo anche oggi su una sedia a rotelle, che ha affrontato una separazione e che un anno fa si è risposato con una delle donne più belle che io abbia mai conosciuto.
Sorride e canta sulla sua sedia ed ogni volta che lo incontro per me è una grande festa, la fortuna di poterlo chiamare per nome

Susanna ha detto...

Non per essere pessimista, ma non mi sorprende... chi perde non ha quasi mai nessuno che si china su di lui per aiutarlo.
gatta susanna

Papy ha detto...

mah... non la vedo come una competizione dove si vince o si perde e chi assapora e gioisce per la vittoria non si occupa (anche comprensibilmente per certi versi) di portare conforto allo sconfitto. Qui si tratta di una persona che anche se solo per una o due ore alla settimana è entrata nella tua vita ed un evento violento e drammatico lo ha ricacciato fuori e tu non fai niente per cercare di trattenercelo pur comprendendo che in questi frangenti la vicinanza ed il supporto morale anche di semplici conoscenti può fare più di tante terapie. Si tratta semplicemente di trovare la forza di confrontarsi con certe situazioni e la voglia di smetterla di occuparsi esclusivamente di sè stessi.

il cuoco ha detto...

é piu facile dmenticare che non guardare negli occhi una persona e vedere che ha piu forza di noi e piu coraggio per tirare avanti.
Fagli gli auguri da pate mia e a te complimenti per l'umanità che dimostri.

Monica ha detto...

E' sicuramente uno evento serio, triste e difficile da affrontare. Fa paura che possa capitare per caso e ti dispiace che sia capitato ad una persona giovane, sportiva, che ha anni e anni da vivere ancora... Quanto alle persone che non sono andate a trovarlo, non farci caso più di tanto, so che sei sensibile a queste cose, ma io gli darei un po' di beneficio del dubbio: non tutti reagiscono alla stessa maniera, non tutti accettano queste cose, le ingiustizie sono difficili da accettare, si vorrebbe combatterle e vincerle, ma quando vedi che non puoi farci niente tante volte vai avanti con la tua vita e basta. Ma sono sicura che tutti gli hanno rivolto un pensiero e hanno soppesato se fargli una visita o meno: penso che se c'è chi in questi particolari frangenti è coraggioso c'è anche chi non riesce ad esserlo, ma è in grado di mostrare forza d'animo in contesti differenti. Personalmente, se fossi io in un letto d'ospedale non mi piacerebbe ricevere visite anche da chi conosco da poco o vedo solo in determinati ambiti, ma anche questo è un modo d'essere del tutto personale.
Una cosa che trovo tremenda (ma sicuramente i medici sono più competenti se hanno scelto questa strada) è che abbiano detto a tutti (anche agli allievi del corso di nuoto, non volermene Se'...) che forse resterà su una sedia a rotelle e a lui no... una dignità ce l'ha o no??? (domanda retorica).

Semalutia ha detto...

Forse ho dato l'impressione di volermi vantare...assolutamente no, volevo solo far capire quanto fosse semplice dedicare un paio d'ore a far compagnia a qualcuno che soffre. Capisco tutto, mi rendo conto che non tutti agiamo alla stessa maniera, i vostri commenti mi hanno aiutato a vedere la cosa da una prospettiva diversa. Ma continuo a pensare che chi non ha voluto il num di telefono è perchè non gliene importa niente e chi non l'ha chiamato poteva sforzarsi di più. Alla luce del fatto che lui le visite le chiede proprio, con i suoi sms, con la gioia che gli si legge in volto quando lo si va a trovare.
@Monica: ovviamente i medici non hanno detto nulla a nessuno, fuorchè alla madre che ce l'ha fatto chiaramente capire, un po' per sfogarsi, un po' per alleggerirsi da un peso più grande di lei.
Non dirlo a lui forse è dettato dal fatto che la mente può grandi cose sul corpo, così non gli hanno tolto la possibilità di reagire.
Tutto qua.

Monica ha detto...

Ma no... non hai mica dato l'impressione di vantarti, anzi tutto il contrario... fai benissimo a esortarci in queste situazioni!!!

Clelia ha detto...

Se mi permetti qui non si tratta di carità ma di falsi amici. Quando si sta bene è facile andare a divertirsi. Quano invece ci sono gli ostacoli di una vita arcigna, è allora che i veri amici vengono fuori. Tutti gli altri erano be... diciamo conoscenti che dovrebbero essere rilegati nel girone degli infami.

Complimenti per il blog... davvero molto carina la grafica

Clelia

Semalutia ha detto...

@Clelia: benvenuta! Grazie per i complimenti per il blog!

Sicuramente non possiamo definire quella col mio istruttore un'amicizia profonda o di lunga data. Penso però che la dignità di una persona in quanto tale vada rispettata. Semplicemente far capire che sei vicino al suo dolore, fargli sapere che lo pensi, che non ti sei dimenticata di lui, deve venire spontaneo.
Può darsi che anche gli altri gli rivolgano un pensiero ogni tanto...ma non basta. Lui lo deve sapere altrimenti crogiolarsi nelle supposizioni (perchè quel tipo non mi chiama, mi avranno dimenticato, preferiranno il sostituto a me?) non può far altro che massacrarti psicologicamente.

bragiu ha detto...

Leggere queste parole, ricevere questa sensibilità e capire quanto, non troppo in fondo, siamo egoisti e superficiali, mi fa riflettere. Mi fa ricordare che le cose importanti sono ben altre. Grazie semalutia. Spero con tutto il cuore che il delfino riabbia le sue pinne e in fondo ho l'illusione che proprio il suo sport lo possa aiutare in questo. Rivolgo a lui mille miei pensieri come se potessero spingerlo a ritrovare la forza di cui ha bisogno. Grazie per aver condiviso questo pezzo di cuore. Beppe

Semalutia ha detto...

@Bragiu: grazie per le belle parole. Mi riconciliano col mondo. E non è poco, credimi. Baci

la signora in rosso ha detto...

fai come ti detta il tuo cuore, e non preoccuparti degli altri. Sicuramente G. aspetterà con piacere i tuoi sms, avere degli amici vicino diventa tutto sopportabile. Un abbraccio