Ho sempre avuto una sorta di venerazione per Roberto Saviano. Prima ancora di leggere il suo bellissimo libro "Gomorra". Sin da quando ho saputo che uno scrittore aveva bisogno della scorta a causa di quello che aveva scritto.
Non so, non ho le parole per descrivere i miei sentimenti nei suoi confronti. Da una parte vorrei essere come lui: affrontare anche un calvario pur di non abbassare la testa di fronte allo schifo che ci circonda. Dall'altra, la sua condizione mi spaventa moltissimo: credo si senta molto solo. D'altronde la sua vita, come
lui stesso ha descritto ieri da Fazio, è difficilissima. Vivere sotto protezione, sempre chiuso dentro un appartamento, non poter fare ciò che si vuole, non avere una vita privata, cambiare casa in continuazione....uno strazio. Sotto la sua forza, credo sia estremamente fragile...ha sulle spalle il dovere di portare avanti la sua "missione" ma, per contro, ne è anche schiacciato.
Vorrei dirgli che io ci sono, anche se ho paura, io ci sono. Come credo migliaia di persone. Ci siamo Roberto, non sei solo. Sei un grande, sei un eroe, ma sei anche un ragazzo. Forza. E se proprio non ce la fai più, parti, nasconditi, fuggi...nessuno te ne farà una colpa. Sei tutto quello che molti vorrebbero essere e che non saranno mai. Un Uomo.