lunedì 18 gennaio 2010

La fretta è cattiva consigliera


Alcune mattine fa sono capitata davanti ad un noto centro commerciale della mia zona. Erano circa le 8.15. Dovevo andarmi a godere il mio regalo di Natale (un massaggio, bagno turco, sauna...e chi più ne ha più ne metta) ma il centro benessere dove avevo appuntamento era ancora chiuso. Che fare allora? Recarmi al centro commerciale lì vicino a prendermi un caffè. A lettere più che cubitali la scritta: ORARIO DI APERTURA 8.30-20.00. Vabbè, aspetto un quarto d'ora in auto, non sarà mica una tragedia. Pochi secondi dopo, davanti a me parcheggia una panda celeste. Esce una coppia sui settant'anni che si avvicina lesta alle porte del negozio. Che ovviamente ancora non si aprono, sono le 8.25. Allora cosa fanno? Si guardano e ritornano in macchina. Aspetteranno al caldo, penso io. Macchè. Accendono il motore e fanno per partire! Escono dal parcheggio, poi realizzano che ci sono altre persone ad aspettare l'apertura del centro, fanno svariate manovre e parcheggiano di nuovo, in un'altra piazzola. E ridiscendono dall'auto.

Da che mondo e mondo gli anziani sono mattinieri in tutti i posti: dal dottore, al supermercato, a fare le analisi. Vabbè, magari per loro la giornata inizia presto la mattina, chissà. Però, mi domando: un pensionato cosa avrà da fare poi tutto il giorno? A volte, semplicemente, far passare la giornata. Allora perchè non dilatare gli impegni durante tutto il dì, in modo da tenersi occupati? Perchè raggiungere i posti in ore antelucane e cazzeggiare al bar per far passare il tempo che non passa mai? Poi hanno sempre fretta, sono impazienti, a volte non rispettano nemmeno le file.

Potessi avere io il tempo che hanno loro, invece di correre sempre per far quadrare tutto...mah.

Sempre vostra.


4 commenti:

Spinoza ha detto...

Forse, essendo anziani, non hanno poi tutto questo tempo... ogni minuto potrebbe essere l'ultimo, e si affrettano per questo...

Lu ha detto...

Ma vuoi sapere una cosa, Sema?! Il mio quasi-suocero è esattamente così!! E' un moto perpetuo, impaziente e "facciatosta", è in perenne agitazione persino quando è fermo! Mi pongo le stesse tue domande - e la risposta non so quale sia!
Però, sì: dà molto da pensare anche a me 'sta cosa...

Anonimo ha detto...

Il problema degli anziani è che di tempo ne hanno troppo durante il giorno e poco ancora da vivere. E sono insonni, hanno poco appetito e forse...si devono muovere continuamente per sentire di essere ancora vivi.

Susanna ha detto...

E poi molti anziani sono abituati così. Da giovani si alzavano magari alle quattro e hanno mantenuto l'abitudine.
ibadeth