lunedì 9 febbraio 2009

Hockey okay!

Ieri pomeriggio, stufi delle giornate intere passate dentro casa, siamo andati a vedere una partita di hockey in carrozzina, complice il fatto che il portiere è la zia di un nostro caro amico.
Abbiamo passato 1 ora e mezza molto piacevole. Uno sport decisamente difficile, visto che la pallina deve passare tra le carrozzelle, driblando ruote e mazze.

Ho scoperto che ci sono due tipi di mazze. La H-stick è la mazza tradizionale, usata da quei disabili che riescono ad avere abbastanza forza nelle braccia e la T-stick, una specie di T rovesciata di plastica attaccata davanti alla carrozzina, che permette di fermare e dirigere la pallina anche a quelli che non possono usare gli arti superiori.

Per dovere di correttezza devo dire che hanno vinto gli ospiti, il Padova, 4 a 3, ma la partita è stata molto equilibrata fino alla fine. E dopo...i padroni di casa hanno offerto un piccolo rinfresco, per stare tutti insieme in compagnia! Lo sport è bello così, quando si compete ma ci si diverte e non si perde d'occhio il fatto che lo sport è sport e basta.

6 commenti:

Spinoza ha detto...

Forte. I bimbi si sono divertiti?

Semalutia ha detto...

Ho portato solo Tiago, che è stato bravissimo. Un pezzo è stato a guardare la partita, un altro a guardare gli spettatori che sostenevano a gran voce questo o quel giocatore.

Miranda ha detto...

Ho letto da qualche parte di un posto dove le partite di calcio durano finchè non si raggiunge la parità...perchè per loro non è importante vincere ma giocare...noi ormai l'abbiamo dimenticato...i tuoi sportivi ancora no.
baci

`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`··.Giusy·`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`· ha detto...

Ciao dolcissima sono passata per augurarti una dolce notte...riuniamoci per una preghiera ad Eluana...baci.

Semalutia ha detto...

@Miranda: ho visto in un servizio in tv che è una prassi anche nell'hockey giocato dai normodotati riunirsi poi tutti insieme a festeggiare, vincitori e vinti. Proprio perchè è il gioco quello che conta e non il risultato.
Quando lo sport è inquinato da potere e denaro, come il calcio, si perde di vista tutto il resto.

Evviva gli sport "minori"! (che minori non sono affatto)

Minu ha detto...

io posso onorarmi di conoscere un campione di tennis su carrozzella. grande energia, ed una gran bella persona, forza Giuseppe!!!!

Non che gli altri sportivi non lo siano, io però Giuseppe lo conosco e posso dirlo