giovedì 17 settembre 2009

Mi chiedo se....


Mi chiedo se dobbiamo ricordarci che in Afghanistan c'è una guerra solo quando muoiono i "nostri".

Mi chiedo se ci rendiamo conto di quante guerre dimenticate ci sono nel mondo.

Mi chiedo se sappiamo che comprare un bel solitario per la nostra compagna può aver lasciato dietro di sè una lunga scia di sangue.

Mi chiedo se, al calduccio dentro le nostre case, nei rigidi mesi invernali, pensiamo alle logiche violente che ci sono per accaparrarsi petrolio, metano, gas.

Mi chiedo se, quando sprechiamo i miliardi di litri di acqua per le più svariate futilità, ci rammentiamo che interi popoli si fanno guerra per essa.

Mi chiedo se abbiamo idea di quanti e quali conflitti siano originati dalla volontà di indipendenza di un popolo.

Mi chiedo se abbiamo la percezione di quante e quali guerre ci sono dettate da sciocchi motivi.

Bhè, mi chiedo se sia normale ricordarsi che le guerre esistono solo, e ribadisco solo, quando muoiono dei soldati italiani. Non è un po' poco?

6 commenti:

Minu ha detto...

Oggi il fuggitivo mi ha chiamata.
Lavora nella redazione di un quotidiano italiano che non amo per niente, ma tantè, è lavoro e oggi come oggi nessuno ci sputa sopra anche se il direttore è discutibile, molto discutibile, al pari del suo editore o fratello dell'editore. Ma passiamo ai fatti. Mi ha chiamata per dirmi che aveva sotto le mani delle foto dei soldati morti, brandelli di corpo. Foto forti, quasi inguardabili. Forse domani saranno pubblicate, dipende dal coraggio. Certo che a vedere quelle foto, mi diceva, ci si rende conto davvero di cos'è la guerra. Assurdità le parole dei nostri governanti, dei governanti di tutto il mondo.
Apprezzo la tua sensibilità, quello stesso modo di vedere il mondo che in fondo ci accomuna. Un abbraccio

Susanna ha detto...

E' sempre stato così, anche quando c'era la cosiddetta sinistra. Quel che conta per i mass media è il nostro orticello.

gatta susanna

Spinoza ha detto...

Tutto d'accordo, ma non che le guerre siano dettate da futili motivi. Anche quando sembra che le guerre siano di religione, o per uno stupido avanzamento territoriale, dietro ci stanno interessi economici che neanche si immaginano.

Semalutia ha detto...

@Minu: proprio così...forse foto orripilanti possono non servire, o forse sì, l'importante è non perdere di vista la sacralità (e parla una abbastanza atea) della vita umana.

@Susanna: ahimè la bestialità è trasversale.

@Spino: tutto è relativo. Per me gli interessi economici sono futili motivi a fronte dei morti e della sofferenza.

il cuoco ha detto...

Noi gente comune non lo dimentichiamo mai. Ma sono quelli che mandano i soldati a morire che finchè non muore qualcuno dei loro non se lo ricordano.
Io mi domando perchè le misioni di pace nopn vengano fatt in quei paesi dove si nuore di fame e di malattie e dove le guerre sono controllate da capi militari che cercano solo il potere.
Perchè non si cerca di fermare il dramma del darfur e dei milioni di sfollati? La non c'è petrolio e nessuno si ricorderà mai che cè una guerra....Ciao

Anonimo ha detto...

Io credo che tutte queste cose le sappiano in molti. Solo che è più comodo non pensarci.