giovedì 3 dicembre 2009

Lettera ad un'amica persa


Oggi allego una lettera. Una lettera ad un'amica persa. Non ripongo molte speranze ma sono contenta di aver seguito il mio cuore e di averle detto le cose che avrei voluto dirle tempo fa.

Cara L.,

è tanto tempo che penso di scriverti. Francamente mi piacerebbe sapere cosa è successo. Cosa ci è successo. Veramente faccio fatica a capire. Posso fare delle supposizioni, certo, ma chi mi dice dove sta la verità?


So che mi dispiace, mi dispiace davvero di questo allontanamento. Certo non era, né è mai stato, nelle mie intenzioni.


Sono certa di essermi persa più di qualche passaggio. Le serate sole donne, tu che ti lasci con C., la tua amica F. che si lascia con B., il matrimonio tra L. e N. che naufraga dopo pochi mesi. Io ho saputo tutto molto dopo, ma proprio molto dopo. E, credimi, ancora non so il perché. Tutte queste bugie, questi fraintendimenti, questi misteri...perché? Io non ho rimorsi: ho cercato in tutte le maniere, anche facendo disastri, di capire, di stare vicino…Tante volte ho chiesto a C., tanti sms ho mandato a te. Si vede che così doveva andare...


Non penso però di essere stata una cattiva persona. La prima volta che vi lasciaste, ho litigato con tutto il gruppo perché vedevo che c’era indifferenza nei loro occhi…Sono stata veramente male quella volta. E sono stata male anche questa volta. Ma forse ora ho imparato ad allentare la corda, a farmi scivolare le cose addosso,che se agli altri non importa niente di me non posso mica pretendere nulla. A me degli altri importa invece, sono fatta così. Mi spiace solo venir fraintesa, ecco tutto. Perché se non ci si parla, sinceramente, se non si ha la voglia di chiarire, sicuramente ci si fraintende.


Non ho fatto mai mistero che alcune persone non mi piacciono né mi sono mai piaciute. Forse ho pagato anche questa sincerità, chissà. Però mai ho pensato male di te, mai. Ho sempre avuto massimo rispetto per te e massima stima. Ho creduto, ad un certo punto, che venissi trascinata dagli altri, da chi poteva farti più male che bene. Ma ti ho sempre difesa, ed anche cercata di proteggere.


Tanto tempo è passato, tante cose sono successe, ma io questa lettera, patetica se vuoi, mi sentivo di scrivertela. A te sola. Perché di te sola (e di C.), in tutta questa storia, mi importa veramente.

Mi spiace, credimi. Alcune mie scelte successive sono dipese da come mi sono sentita trattata. Come una che non vale niente. Che non vale neanche una telefonata, neanche un sms per il compleanno dei figli. Sono sempre pronta per un chiarimento, se vuoi. Se pensi ne valga la pena.


Come ti dissi, io ci sono, sono sempre qui, senza rancore, pronta a ricominciare. E non è una frase fatta, credimi.


Un abbraccio stretto stretto, io ti ho voluto e ti voglio comunque bene.

12 commenti:

Susanna ha detto...

Oddìo, non è chiarissima... Nei fumetti, quando compaiono questi segni, indicano insulti e parolacce...

gatta susanna

Semalutia ha detto...

mmmmhhh...io la leggo bene....

Minu ha detto...

ops anche io la leggo come la gatta susanna
mmmmmhhhh

Semalutia ha detto...

Ora?

Anonimo ha detto...

A volte ci si perde senza un perché. E' successo anche a me, e non sono serviti i tentativi di riavvincinamento. Spero che a te vada meglio.

Minu ha detto...

Quanto è difficile amare.
I sentimenti sono sottili fili che sono pronti a spezzarsi per un brusco movimento.
Mi auguro che l'amica persa ti legga e che insieme possiate fare un nodo a questo filo spezzato.
Intanto di abbraccio e anche forte

Susanna ha detto...

Ora la leggo bene, finalmente. Prima si vedevano solo stellette, nuvole e geroglifici assortiti.

Siccome io la lettera che hai scritto tu alla tua amica avrei dovuto scriverla a duemila persone, e forse avrei fatto meglio a mandare una circolare, mi sono posta delle domande:
1) sono io che non vado?
2) come dice Alianorah, doveva andare così?

Non lo so. Dipende dai casi. Sicuramente io non sono una persona simpatica.
Una volta, però, lessi un romanzo, "L'evoluzione di Jane", di Cathleen Schine, che parlava di questo tema. Se non lo hai già letto, posso permettermi di consigliartelo?

Tante volte le cose vanno così e non c'è un perché. Forse quello che è andato bene per un periodo, dopo sarebbe controproducente...

gatta susanna

Anonimo ha detto...

Ciao Semalutia.
Sono Lorenzo di "Errore di Stampa", mi puoi contattare via email ( l1o2renzo@yahoo.it ) che ti devo dire una cosa?
Grazie!


Ps. il tuo Blog è come sempre fantastico!

Semalutia ha detto...

@Alianorah e Minu: sì, a volte ci si perde senza un perchè...forse così è giusto che vada ma quando si è condivisa una parte della vita, magari importante, perchè gettare via tutto senza lottare? Poi se mi scontro contro un muro mi fermo, ma almeno ho tentato. Ricambio l'abbraccio Minu, non sai quanta stima abbia di te.

@Susanna: perchè dici di essere antipatica? A me sei simpatica invece. E molto intelligente. Forse, semplicemente, le persone incontrate non sono state quelle giuste...quelle giuste non spariscono punto e basta.

Il che mi fa riflettere...
Il libro lo leggerò sicuramente, grazie.

Wilma ha detto...

La comunicazione umana è così difficile. Spesso feriamo e fraintendiamo proprio chi amiamo di più. La lettera contiene un bellissimo messaggio: se ti ho ferito scusami ma considera anche il mio punto di vista. Credo infatti che il rapporto possa riprendere, tra voi, solo se parte dalla chiarezza sui reciproci sentimenti. Facci sapere...

Clelia ha detto...

I fraitendimenti e le cose non dette, sono il male che uccide i rapporti umani. hai fatto bene a crivere, a voler chiarire. se si vuol recuperare un rapporto parlarsi è il primo gradino da superare.

clelia

Anonimo ha detto...

Ciao Semalutia...
credo che queste batoste in amicizia le abbiamo prese un pò tutti e che, in qualche modo, possiamo sentire anche noi un pò ciò che provi tu... di solito in me c'è amarezza, delusione, tristezza...il pensiero che se qualcosa finisce, forse non era un rapporto sincero? o gli abitudinari alti e bassi della vita che portano verso strade diverse? e qui scatta l'autocritica!!
chissà se troveremo mai una risposta soddisfacente ai nostri dubbi!! però sò che spesso ci dimentichiamo di come si accolgano affetto, stima e piacere di stare insieme e il mio lavoro contro me stessa è quello di saperi dedicare più tempo e di dedicarlo a coloro a cui tengo veramente, allora imparerò anch'io a saper accogliere ciò che l'altro saprà regalarmi...
ci si capisce niente? sono mille i pensieri che si rincorrono nella mia mente, per ora li fermo qui.
un abbraccio