mercoledì 28 aprile 2010

Il foglio bianco


Tempo fa dormivo poco di notte. E pensavo tanto. Anche a cosa scrivere nel blog, a come scriverlo. Ed il testo mi veniva semplice, fluente, e raggruppava tutti i miei pensieri, li rendeva chiari, come se scriverli li dipanasse, li strecciasse, li risolvesse, in un certo qual modo.

Ora dormo di più, non ho più modo di elaborare. Durante il giorno, poi, sono sempre di corsa...avrei tanto da scrivere ma non so da dove cominciare....la mia vita, la malattia di mio padre, i rapporti interpersonali, le serate tra amiche...gli spunti ci sarebbero pure.

Perdonate, sono come di fronte al classico foglio bianco dello scrittore. Prima o poi riuscirò, spero, a raccontarmi di nuovo.

E come dice il caro Lu,
sempre Vostra.

Semalutia

7 commenti:

Minu ha detto...

la minu pazientemente aspetta che tu riesca ad imbrattare quel foglio, senza fretta Semalutia, senza fretta

Luca Conti - Pandemia ha detto...

mi dispiace per il babbo :-(

Fabrizio oltre il lavoro c'è .... ha detto...

Un piccolo notes opp una moleskine dove appuntare tutti i tuoi pensieri,le emozioni che ti accompagnano nel quotidiano, poi vedrai tutto acquisterà una luce diversa. In bocca al Lupo !!

Lu ha detto...

Bello questo svolazzare di farfalle, davvero dolce Luna...
A quanto pare la Minu non è la sola detentrice di prole con velleità artistiche! ;-)

E anch'io, come la Minu, aspetto con tutta calma di rileggere - curiosissimo, come al solito.
D'altronde, anche raccontando di come tu non riesca al momento a scrivere di te, hai scritto di te.
Una volta scrissi una cosa:

La tua mano si protende ai versi
più liberi e che tu non cogli, invano,
tenuti a debita distanza dal nodo
degli orgogli in proporzione.

Così tu resti quieto
ed orfano di Muse,
sterile di canti
e non c'è peggior disgrazia;
ti strazia il peso
della tua faretra cava,
distanti sono i cesti colmi
e non hai scuse.


Qualcosa che ora trovo molto acerbo, ma credo ricordi quel che hai fatto tu con questo post, grossomodo.
Ti faccio mille auguri.
A poi...

P.S. Ma "il caro Lu" sarei io?! Sono così prevedibile?? ;->

Susanna ha detto...

Aspettiamo, aspettiamo! Nel frattempo, portati dietro un blocchetto e una penna...

Clelia ha detto...

Anche io dormo poco la notte. Strano come con il buio le idee e i pensieri diventino piu' chiari, come rischiarati da flebili raggi di luna che li illuminano. Spero tanto che riuscirai a ritrovare l'ispirazione e raccontarci ancora di te. I fogli bianchi aspettano solo di essere riempiti di nuovo, magari al mattino dopo un lungo sonno ristoratore e i pensieri della notte ancora incuneati nella tua mente

Clelia

Wilma ha detto...

Bello rileggerti. Riposa, fa con comodo...La malattia dei nostri genitori ci attiva meccanismi di difesa molto efficaci che ci spingono a fare molto e a pensare poco. Tanti auguri, di cuore.